ijege-12_02-castelluccio-et-alii.pdf

in Europa e negli Stati Uniti, si propone di associare le misure di con-
centrazione del radon nel suolo, effettuate alla profondità minima di
80 cm, con la determinazione della permeabilità ai gas del terreno, per
il calcolo degli indici RP e RI. Il valore di questi parametri consente la
classificazione della pericolosità in un sito dove è previsto un futuro
sviluppo edilizio e la predisposizione preventiva d’accorgimenti tec-
nici per controllare i successivi livelli di radon indoor. L’applicazione
di questo metodo a due siti-pilota (la Valle della Caffarella e il Parco
della Resistenza) ubicati in Italia centrale e caratterizzati da diversi
assetti geologici, dimostra che l’introduzione del parametro permea-
bilità aiuta a descrivere meglio il livello di pericolosità, riducendo la
variabilità stagionale che interessa le misure. A scopo precauzionale,
si suggerisce di moltiplicare per 2 gli indici RP ottenuti per le misure
estive (svolte nei mesi di luglio e agosto) e per 1.5 quelli di giugno e
settembre, così da evitare di sottostimare le concentrazioni di radon
nel suolo e gli indici radon relativi a questi periodi, rispetto alle con-
dizioni medie annue o ai massimi invernali.
grammazione di uno sviluppo organizzato e sicuro degli insediamen-
ti urbani e delle comunità. Comprende attività di ricerca e analisi,
approcci strategici mirati, progettazione urbana, confronti pubblici,
regolamenti e linee guida, ma anche la gestione del rischio. La valuta-
zione del rischio, attraverso la conoscenza degli elementi di pericolo
esistenti nell’area in esame, consente la predisposizione di strumenti
urbanistici idonei ad assicurare la tutela della salute pubblica e dell’in-
columità delle persone e dei beni presenti. Quest’impostazione, che
vale per il rischio idrogeologico, sismico, vulcanico, industriale ecc.,
è applicata meno frequentemente ad un altro rischio naturale causato
the United States, we propose to associate the measurement of soil
radon concentration at the minimum depth of 80 cm with the determi-
nation of soil gas permeability in order to calculate RP and RI radon
indices. The values of these indices allow classifying the radon haz-
ard of a future building site and planning technical actions to reduce
and control indoor radon levels. The application of this procedure to
two test-sites (Valle della Caffarella and Parco della Resistenza) lo-
cated in central Italy and characterised by different geological setting
and bedrock, demonstrate that the introduction of the intrinsic perme-
ability helps to better describe the hazard level, reducing the seasonal
variability that affects measurements. With a precautionary spirit, we
suggest that a correction coefficient should be employed to summer
measurements in order to minimise the underestimation of soil radon
and radon indices that is commonly observed in dry and warm peri-
ods. July and August RP indices should be multiplied by 2, whereas
June and September values times 1.5. No corrections are needed for
winter determinations when highest values are reached.
sign of an organized and safe development of settlements and commu-
nities. It concerns itself with research and analysis, strategic thinking,
urban design, public consultation and policy recommendations, but
also with risk management. The risk assessment of a given area, al-
lows the preparation of proper instruments to ensure adequate protec-
tion of public health and the safety of people. This approach, which
applies to the hydrological, seismic, volcanic and industrial risks, is
less frequently applied to another natural hazard, which is caused by
the accumulation of the radioactive radon gas and its decay products
in indoor environments. Epidemiological studies indicate the strong

cancer in the general population, after smoking (wHo, 2009).
of various size. Radon-prone areas can be identified directly by us-
ing indoor measurements or indirectly using radon concentration in
the soil, provided there is an established correlation (transfer func-
tion) with the radon concentrations in homes. The United States of
America developed its radon map based on a combination of indoor
measurements, geological characteristics, aerial radioactivity, soil
permeability and foundation type (USEPA, 1993). In Germany, the
map is based on radon concentrations in soil gas. In Austria, the clas-
sification is based upon the mean radon concentration within a given
area (f
dex for the site. The index is then used to define the degree of radon
protection needed for building on that location. However, in countries
including Finland, Ireland, Norway, Sweden, Switzerland, the United
Kingdom, and the United States of America, the most cost-effective
approach appears to be the use of radon control options in all new
homes (wHo, 2007). In Italy, some local administrations have intro-
duced in urban planning specific instructions aimed at adopting sim-
ple and cheap building practices to reduce soil radon concentration
before construction or large restoring. The control of radon activity
concentration is the subsoil is mandatory in some districts of Roma
and other nearby towns, such as Marino and Ciampino, affected by a
strong release of endogenous gases.
long-term project of a European Atlas of Natural Radiation (https://
rem.jrc.ec.europa.eu/RemWeb). The working group is now evalu-
ating the “transfer function” approach (based on equilibrium con-
centration of
under consideration.
building rules aimed at reducing radon concentration in the subsoil
before construction begins. Similar recommendation should also
apply in case of building restoration. So far, the problem of indoor
pollution from radon in Italy has been mainly privilege of two pro-
fessionals: the physician for health issues and the physicist for the
measurements. This situation, that has lead to ignore issues related
to the geological causes of the phenomenon, is directing the neces-
sary defensive actions to solutions that are strongly influenced by this
biased approach to the problem (m
proach (k
dotti di decadimento. Statistiche di tipo epidemiologico indicano il
forte impatto che il Radon ha sulla salute pubblica, stimandolo come
seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo (wHo, 2009).
quest’accumulo può verificarsi (radon-prone areas) possono essere
identificate direttamente attraverso misure delle concentrazioni in-
door nelle costruzioni esistenti, oppure indirettamente utilizzando le
concentrazioni di radon nel terreno (soil radon), ammettendo che esi-
sta una correlazione provata (detta anche funzione di trasferimento)
con le concentrazioni negli ambienti confinati.
che, rilievo aereo della radioattività, permeabilità del suolo e tipo di
fondazioni (USEPA, 1993). In Germania, la cartografia si basa sulle
misure del radon nel suolo. In Austria, la classificazione parte dalle
concentrazioni medie di radon riferite ad aree definite (f
(n
radon specifico per quel sito. Altri Paesi, come la Finlandia, l’Irlanda,
la Norvegia, la Svezia, la Svizzera e il Regno Unito, prediligono in-
vece l’adozione di pratiche costruttive specifiche sulle fondazioni dei
nuovi edifici (wHo, 2007). In Italia, alcune amministrazioni locali
hanno introdotto all’interno degli strumenti urbanistici istruzioni mi-
rate circa l’adozione di pratiche costruttive semplici ed economiche
per ridurre le concentrazioni di radon nel sottosuolo prima dell’edifi-
cazione o altre misure ad hoc nei casi di ristrutturazione “pesanti”. In
alcune aree caratterizzate da forti flussi di gas endogeni, il controllo
del soil radon è una misura obbligatoria; si veda il caso dei comuni di
Marino, Ciampino ed alcuni municipi della città di Roma.
gine geogenica (presente, in altre parole, nel suolo), da affiancare alla
Mappa Europea del Radon Indoor (https://rem.jrc.ec.europa.eu/Rem-
Web). Il gruppo di lavoro sta attualmente prendendo in considerazio-
ne l’applicabilità di un approccio basato sulla concentrazione d’equi-
librio del
radon utilizzato negli Stati Uniti (USEPA, 1993).
medico per l’aspetto sanitario ed il fisico per le misure. Questo stato
di cose, escludendo di tenere in considerazione anche gli aspetti con-
nessi alle cause geologiche del fenomeno, sta indirizzando le neces-
sarie azioni di difesa verso soluzioni che risentono fortemente di un
approccio al problema limitato e parziale (m

di monitoraggio recenti, come quelle svolte nei “siti di controllo” della
Valle della Caffarella (Roma) e del Parco della Resistenza (Civitavec-
chia), i cui risultati sono riassunti nei paragrafi successivi.
isotopi principali del Radon, il
mezzamento più lungo (3.82 giorni) ed è quindi quello con una maggio-
re abbondanza e permanenza nell’ambiente. Gli altri due hanno tempi
di dimezzamento molto inferiori (dell’ordine di poche decine di secon-
di) e contribuiscono limitatamente alla concentrazione totale di questo
gas in ambiente indoor. Le principali sorgenti del Radon indoor sono,
nell’ordine: il sottosuolo, i materiali da costruzione e l’acqua utilizzata
a fini domestici. Il substrato geologico gioca però il ruolo principale nei
processi di potenziale apporto del Radon negli edifici. La natura delle
rocce, la loro composizione mineralogica, la concentrazione degli ele-
menti precursori (Uranio, Torio e Radio), la porosità, la permeabilità, il
contenuto d’acqua, la presenza di fratture e faglie, la presenza di cavità,
sono gli elementi che più condizionano la concentrazione del Radon nel
sottosuolo e il suo trasporto attraverso le fondazioni. Non tutto il Ra-
don prodotto in un suolo o in una roccia per decadimento del radio è
disponibile per il passaggio nell’aria, ma soltanto una parte di esso si
libera nei pori (processo d’emanazione), può migrare nel terreno e quin-
di concentrarsi negli ambienti confinati. La presenza d’acqua nei pori
influenza fortemente il movimento del Radon nel suolo, ma il parametro
che meglio regola il trasporto e l’esalazione è la permeabilità. Com’è
noto, quest’ultima può essere distinta in permeabilità primaria, dovuta
alle caratteristiche intrinseche di vacuolarità dei terreni (dipendenti dalla
densità, dalla porosità interconnessa e dalla granulometria) oppure se-
condaria (legata alla presenza di fratture e discontinuità strutturali). La
carsificazione di una roccia può, inoltre, aumentare la permeabilità ge-
nerale dell’ammasso roccioso e influenzare l’accumulo e la migrazione
del Radon nel sottosuolo. In presenza di fratture, faglie e discontinuità, il
flusso di Radon non ha soltanto una componente diffusiva (legata al gra-
diente di concentrazione del gas in un breve intorno del punto di misura),
ma si esplica soprattutto attraverso un trasporto di tipo avvettivo (dovuto
ai gradienti della pressione dei fluidi nei pori: H
fonde, risale con maggiore velocità verso la superficie insieme con altri
fluidi, che agiscono da carrier e cioè da convogli gassosi trasportatori.
of recent field surveys carried out in Valle della Caffarella (Roma)
and Parco della Resistenza (Civitavecchia) test sites, both located
in Latium Region (central Italy), whose major findings are sum-
marised in next sections.
phere). Three isotopes deserve our attention,
abundant and long lasting. The other two isotopes are characterised
by much shorter half-lives (in the order of few tenths of seconds)
and scarcely contribute to the total concentration of this gas in the
indoor environment.
type, their mineralogical composition, precursor elements concen-
tration (uranium, thorium and radium), porosity, permeability, water
content, faults and fractures occurrence, underground cavities are the
factors that predominantly influence soil radon concentration and
transport and its delivery through foundations to indoor spaces.
of it is released into the pore spaces (emanation process), migrates
through the terrain and then concentrates in confined environments.
Water contained in a soil strongly influence radon transfer, but the
parameter that better controls the transport and the exhalation is the
permeability. As well known, rocks are characterised by a primary
permeability due to their porosity, density and grain size and a sec-
ondary permeability dependent on fractures and structural uncon-
formities. Karst phenomena can increase the general permeability of
rocks and affect the accumulation and the migration of radon. In pres-
ence of faults, fractures and unconformities, radon flux is not only
due to diffusion (triggered by radon concentration gradients in the
close proximity of the measuring station), but also and mainly by ad-
vection (a process related to fluids pressure gradients, see H

metodologia, ampiamente e correttamente utilizzata per indagini epide-
miologiche, risente di numerosi fattori quali, ad esempio, le abitudini di
vita dei residenti, la tipologia costruttiva degli edifici (sia nelle strutture
in elevazione, che in fondazione), la tenuta degli infissi, la presenza di
condizionatori, il periodo d’esposizione (estate/inverno), l’orientamen-
to dei vani, il clima ecc. Si può pertanto affermare che abitazioni co-
struite con materiali e tecniche diverse e abitate da famiglie con stili di
vita diversi, possono presentare valori di radioattività indoor fortemente
differenziati, anche se ubicate in una stessa area, con costante livello
d’esalazione di Radon. Da ciò discende che, per la determinazione del
livello di rischio di una specifica area geografica, uno screening fatto
soltanto sulla base delle misure indoor senza alcun riferimento agli altri
parametri, debba ritenersi puramente indicativo. Per la corretta defini-
zione del livello di pericolosità presente in un’area è quindi necessario
definire, in via preventiva, il livello di pericolosità basato sulla localiz-
zazione delle zone nelle quali, per fattori naturali, sono particolarmente
attivi o si concentrano i fenomeni d’esalazione della radioattività da
Radon. La mappatura della pericolosità deve basarsi sull’analisi della
geologia locale considerando, in particolare, la litologia, la permeabi-
lità dei suoli, la presenza di discontinuità tettoniche (faglie e fratture
locali e/o regionali) che possono convogliare notevoli quantità di gas da
gran profondità, la presenza di fenomeni carsici, lo spessore e la natura
dei terreni di copertura e del suolo. In funzione della scala di rilievo,
l’obiettivo potrà essere raggiunto attraverso studi di primo e di secon-
do livello, finalizzati, rispettivamente, alla zonizzazione del territorio
nell’ambito degli strumenti urbanistici comunali e alla definizione dei
tassi d’esalazione del gas a scala locale nei piani urbanistici attuativi.
intercomunale, ad esempio per la redazione di un nuovo piano urbani-
stico, si adotterà una procedura volta alla definizione della pericolosità
su base geologica. In questo caso, i test nel suolo saranno mirati esclu-
sivamente alla validazione della procedura di classificazione e all’asse-
gnazione di parametri quantitativi alle unità di roccia identificate nello
studio. La base di partenza della caratterizzazione geologica in questo
studio è la suddivisione secondo le “Unità di Roccia”. Tale approccio,
mutuato da uno studio avviato dall’ANPA oltre 10 anni fa e denominato
PERS (Potenziale di Esalazione di Radon dal Suolo), può essere vali-
damente utilizzato anche per la definizione delle Radon Prone Areas
ad un livello di maggior dettaglio della scala nazionale (ANPA, 2000).
L’Unità di Roccia è un corpo roccioso tridimensionale omogeneo, con
una determinata estensione in superficie e in profondità. E’ individuata
essenzialmente in base alla litologia e alla geometria (superficie e spes-
sore); spesso è delimitata da elementi tettonici importanti (faglie), ma
è definita anche da altre caratteristiche petrografiche, strutturali e tes-
siturali dell’ammasso: contenuto d’elementi radioattivi (in particolare
di
emphasized that these kind of measurements, widely and success-
fully performed worldwide for epidemiological investigations, are
affected by several variables such as life style of residents, types of
construction (building and its foundation), window frames sealing,
presence of heating, ventilation and air conditioning, the exposure
season (summer/winter), rooms orientation, local climate, etc. It
can therefore be argued that buildings constructed with different
materials and techniques, inhabited by families with different life
styles, may be characterised by very different indoor radon lev-
els even if located in the same area. It follows that a preliminary
screening aimed at evaluating the general hazard of a given terri-
tory cannot be based only on indoor radon surveys, without consid-
ering the above-mentioned parameters. In order to correctly define
the hazard, it is necessary to examine it in areas where strong de-
gassing or large radon concentrations in soils (radon-prone areas)
naturally occur. Radon hazard mapping must rely on the study of
local geology and, in particular, on lithology, permeability, karst
phenomena, infillings thickness and nature and finally tectonic
unconformities occurrence that may favour the transfer of large
amounts of deep-seated gases.
studies, respectively focused on general zoning of the territory in
the frame of municipal master plans and evaluation of soil radon ex-
halation and concentration at local-scale executive urban planning.
rates are assigned following a procedure developed more than 10
years ago by ANPA (the former Italian Agency for Environmental
Protection, 2000). This scoring approach, known as PERS (Soil
Radon Exhalation Potential) was originally developed for studies
at national scale, but could be successfully employed in more de-
tailed investigations for the definition of radon-prone areas. The
above-mentioned “Rock Unit” is a three-dimensional homogene-
ous rock body, identified on the basis of its lithology and geom-
etry (areal extension and thickness). It is often bordered by tec-
tonic features (faults), but is also described and rated according to
petrographical, structural and textural characteristics: radioactive
elements concentrations (see in particular
scores are assigned to each indicator and processed to get the PERS
value. A complementary monitoring and testing phase is scheduled
to check radon concentration and exhalation characterising territo-
ries with given PERS. For further information on this radon hazard
classification, the reader is referred to ANPA (2000).

poi utilizzato per la determinazione del PERS. Per ulteriori informazio-
ni su questo calcolo, si rimanda alla pubblicazione dell’ANPA (2000).
studi di primo livello. Cambia quindi la scala dello studio, ma anche
le finalità per cui le indagini e la mappatura sono condotte (c
il livello di rischio locale connesso alle emanazioni di Radon. Esso
si ottiene da misure strumentali della concentrazione del Radon nel
suolo e della permeabilità intrinseca del terreno, effettuate ad almeno
80 cm di profondità (Tab. 1).
to radon emission. It depends on soil radon concentration and intrin-
sic permeability, measured at a depth of 80 cm (Tab. 1).

a) nel caso di suolo o terreno incoerente, tramite curva granulometri-
fine, f (<0.063 mm), secondo il seguente schema di corrisponden-
za (b
- 15% ≤ f ≤ 65% → permeabilità media
- f > 65% → permeabilità bassa
dei principali complessi rocciosi, in funzione delle caratteristi-
che litologiche e granulometriche e dello stato di fratturazione
e/o carsificazione. In questo caso l’indice Radon (IR) è ricavato
utilizzando la Tabella 4, attraverso la comparazione del valore
della permeabilità intrinseca stimata (classe bassa, media o alta
corrispondente) con il valore della misura di Soil Radon.
Le Tabelle 3 e 4 riassumono quindi la procedura proposta per la
di un lotto di terreno su cui è prevista l’edificazione, in funzione dei
quali sono indicati gli accorgimenti tecnici da adottare a protezione
dell’edificio (J
riporta il seguente esempio. Con un valore di Soil Radon di 25 kBq/
m
di 6 ∙ 10-12 m
uguale a 20, pari ad una classe di rischio (IR) medio. Se avessimo avuto
a disposizione solo una stima della permeabilità, avremmo dedotto il
valore di IR dalla Tabella 4, scegliendo tra i valori corrispondenti alla
Alternatively, the intrinsic permeability of the geological bedrock
a) if the substratum is a loose terrain using the grain size curve and,
mm), following this scheme (b
- 15% ≤ f ≤ 65% → medium permeability
- f > 65% → low permeability
lithological, granulometric, cracking and karst features. The ra-
don index (IR) is deduced from Tab. 4 comparing the estimated
intrinsic permeability value (low, medium or high permeability
class) with the measured soil radon concentration.
The full procedure for determination of radon potential (PR)
4, where technical practices for edifices protection (J
ample is presented here to better show the meaning of PR and IR.
With a soil radon value of 25 kBq/m
intrinsic permeability of 6 ∙10
ue of 20, correspondent to a class of medium risk (IR), is found. If
only an esteem of permeability had been available, we would have
inferred IR from Tab. 4, choosing among radon values associated
with a class of high permeability (>4 ∙ 10

di Soil Radon tra 10 e 30 kBq/m
dal terreno sottostante mediante membrane impermeabili al Radon e di
lasciare nell’immediato intorno dell’edificio suoli permeabili ed areati.
meteo-climatici, vale a dire dalla variazione del contenuto d’acqua e
della temperatura del suolo. Quest’aspetto sarà approfondito nei pros-
simi paragrafi.
di Roma (c
sono stati utilizzati come esempio di applicazione della metodica e per
evidenziarne pregi, limiti e potenzialità. Non essendo presente un’area
di sedime (porzione di suolo su cui insiste un manufatto edilizio), la
densità e la distribuzione dei punti di misura non hanno seguito le indi-
cazioni del protocollo proposto, ma si è scelto di operare con una maglia
regolare di 30 x 30 metri. I risultati di una campagna invernale e di
un’altra estiva (2010), eseguite nella Valle della Caffarella (Roma) e di
un monitoraggio effettuato in primavera (aprile 2010) nel Parco della
Resistenza (Civitavecchia, Roma) sono riportati nelle Tabelle 5 e 6.
co Regionale dell’Appia Antica. Il sito d’indagine è rappresentato da
un’area rettangolare d’estensione di circa 5400 m
dell’attività dei Colli Albani, unità delle “Pozzolane Rosse”, e da terreni
di riporto a matrice prevalentemente vulcanica (g
di Civitavecchia. L’area, grossomodo rettangolare, ha un’estensione di
circa 11200 m
arenacee, estesamente presenti in tutto il territorio di Civitavecchia.
RI, come detto in precedenza. Utilizzando il metodo del terzo quartile
(n
vernale ed estivo nella Valle della Caffarella (in entrambi i casi con cor-
rispondente RI alto) e 27 per il Parco della Resistenza (con RI medio).
come confronto la classificazione proposta dalla Swedish Radiation
radon impervious membranes and recommend avoiding soil seal-
ing in the close surroundings of the building, preferring permeable
covers. It should be emphasised that soil radon and permeability are
strongly influenced by seasonal fluctuations of climate, that is soil
water content and temperature, but this item will be developed in
next sections.
buildings sites, but represent good examples for the application
of this methodological approach, because they permit to show
its main advantages and drawbacks. In the absence of a building
project indicating the surface covered by the edifice, the density
and distribution of measurement stations do not follow the indica-
tion of the proposed protocol, but measurement points fall onto
30 x 30 meters regular grid. Here, results of winter and summer
(2010) mapping in Valle della Caffarella (Rome) and spring field
survey (April 2010) in Parco della Resistenza (Civitavecchia) are
reported in Tabs. 5 and 6, respectively.
m
Colli Albani district (g
squared area of 11,200 m
rhythmically interbedded with thin, hard sandstones (flysch).
campaigns in Valle della Caffarella and the spring campaign in Parco
della Resistenza are shown in Tabs. 5 and 6. Following the third quar-
tile method (n
Resulting values are 154 and 66 for the winter and summer surveys
at Valle della Caffarella, with a correspondent RI class of high risk in
both cases; Parco della Resistenza during the spring campaign was
ranked with a RP of 27 (medium RI).
approach proposed by the Swedish Radiation Protection Authority

centrazione di radon nel suolo, secondo le seguenti corrispondenze:
< 10 kBq/m
zione SSI), circa 44 kBq/m
quanto riguarda la classificazione complessiva di ciascun sito. Analiz-
zando singolarmente i risultati, si ottiene generalmente una concordan-
za tra i due metodi; tuttavia, in alcuni casi l’introduzione della permea-
bilità intrinseca del suolo permette di collocare un punto in una diversa
classe di pericolosità, e questo accade soprattutto quando il valore di
soil radon è vicino al limite di classe secondo la classificazione SSI
(si vedano come esempio i valori della campagna estiva in Valle della
Caffarella nei punti C4 e C8, Tab. 5, e i valori dei punti R1, R3, R13,
R17, R19, R20 nel Parco della Resistenza, Tab. 6).
poiché è presa in considerazione la quantità di gas presente nel suolo
in relazione alla sua capacità di movimento, descritta dal parametro
permeabilità intrinseca del suolo (n
is worth specifying that the SSI method is based only on soil radon
concentration values and makes use of three ranking classes: low
risk areas: < 10 kBq/m
high risk level according to SSI classification and giving the result
of 44 kBq/m
for the risk evaluation of each site and also for most of single meas-
urement stations. However, the introduction of soil permeability
data affects the final classification in some cases. These differences
especially occur when soil radon values in single measurements ap-
proach the limits between classes in the SSI method. See for exam-
ple, summer measurements in Valle della Caffarella at C4 and C8
stations (Tab. 5) and Parco della Resistenza spring survey at R1, R3,
R13, R17, R19, R20 (Tab. 6).
don abundance, but also its ability to move and be transferred through
the terrain as quantified by the soil intrinsic permeability (n

nuto da n
rispetto all’utilizzo del solo parametro soil radon (metodo SSI).
suolo, quali contenuti d’acqua e temperatura, che incidono a loro volta
sul grado di compattazione e quindi sulla permeabilità (c
con cui variano i parametri d’influenza. La variabilità del soil radon
può essere significativa su un intervallo di pochi giorni (S
che hanno un effetto diretto sul contenuto d’acqua nel suolo. Questo
parametro diviene il principale fattore di controllo della variabilità sta-
gionale del soil Radon, in particolare quando prevale un meccanismo
compared with the SSI approach (n
temperature, which in turn influence soil compaction and permeabil-
ity (c
soil water contents. When the process of diffusion mainly governs
radon transport and the radon source is located in the close proxim-
ity of the gas sampling spot, soil water content is the main control
factor (c

gine nell’immediato intorno del punto di misura (c
Radon (correlazione diretta, m
ficiale (J
flusso di Radon all’interfaccia suolo-atmosfera, favorendo l’accumulo
del gas all’interno del sistema (w
punti di misura fissi, ripetendo i rilievi a cadenza regolare. Come esem-
pio sono riportati i risultati del monitoraggio mensile effettuato nella
Valle della Caffarella (c
ni sono più abbondanti, le basse temperature riducono l’evaporazione
e il terreno resta umido per lunghi periodi (Fig. 1); condizioni opposte
si stabiliscono durante la stagione estiva, con conseguenti basse con-
centrazioni di soil Radon.
ne. Diventa quindi importante “integrare” opportunamente il protocollo
proposto, per ottenere indici di rischio idonei, non influenzati troppo
dalla variabilità stagionale. L’utilizzo dell’indice RP riduce la variabi-
lità stagionale del soil Radon perché la riduzione delle concentrazioni
estive è parzialmente controbilanciata da un aumento della permeabilità
intrinseca e quindi da una migliore attitudine del terreno a trasmettere
il radon e a favorire il suo trasferimento in ambiente indoor (n
i valori di RP (c
territorio di Civitavecchia è stato quindi introdotto un fattore di corre-
zione, dedotto su basi empiriche dal rapporto tra il valore medio di RP
calcolato per i mesi invernali e quelli ottenuti nelle altre stagioni (vedi
ad esempio Tabb. 5 e 6). Si suggerisce di moltiplicare per un fattore
2 i valori di RP ottenuti per le misure effettuate nei mesi di luglio e
agosto e per un fattore 1.5, i valori di RP associati ai mesi di giugno e
settembre. Nessuna correzione è indicata per gli alti valori invernali di
RP. Lo spirito di quest’approccio è, infatti, principalmente cautelativo e
mira principalmente ad evitare la sottostima del livello di pericolosità.
di questo gas nel suolo e dalla permeabilità intrinseca del terreno di
fondazione. Il valore di tali parametri permette di quantificare l’inten-
sità della sorgente del radon e descrivere la facilità con cui quest’ul-
timo si può muovere nel terreno e quindi concentrare negli spazi
favored (w
related control parameters on permanent stations. Here, the results
of a soil radon monitoring performed monthly in Valle della Caf-
farella test site since the year 2008 (c
low temperatures reduce evaporation and soil stays wet for longer pe-
riods of time (Fig. 1); opposite conditions take place during summer
leading to the lowest radon concentrations in the soil.
soil radon monitoring, due to high cost and execution time. There-
fore, the proposed protocol needs to be adjusted in order to get suit-
able radon indices, not biased too much by seasonal variability. The
employment of soil permeability in the calculation of RP index re-
duces seasonal changes because, for example, summer soil radon
drops are, to a certain extent, counterbalanced by an increase of soil
permeability and thus an enhanced attitude of the soil to transmit
and deliver radon to indoor environments (n
values (c
pirical correction factor is introduced; it describes the ratio between
average RP values calculated in the winter and average ratios ob-
tained in the other seasons (see Tabs. 5 and 6). We suggest multi-
plying RP values from July and August surveys by 2 and indices
related to June and September measurements by 1.5. No correction
for high winter indices is recommend. The spirit of this approach is
as a matter of fact precautionary and its main purpose is avoiding
the underestimation of radon hazard.
centrations and intrinsic permeability under the building foundations.
The value of these parameters allow quantifying the strength of the
radon source and describing the gas ability to flow in the subsoil and
build up in closed spaces. According to this, a protocol for radon haz-

radon-prone areas (see first-level studies), where the construction of
new edifices is planned.
trinsic permeability and RP values have been recorded over 12-month
periods, we recommend the use of seasonal correction factors to ad-
just RP values obtained during spring, fall and summer. The spirit of
this approach is precautionary and its main purpose is avoiding the
underestimation of radon risk levels.
abatement of the concentration of this gas at the foundations of future
buildings. This approach provides advantages over a posteriori ac-
tions (n
urements. Their experience in the classification of radon hazard has
been fundamental for our proposal. Ca.Ri.Civ. (Cassa di Risparmio
di Civitavecchia) Foundation funded field-surveys at Parco della Re-
ficazione della pericolosità radon, da applicarsi nei siti che ricadono
all’interno delle aree potenzialmente a rischio (vedi studi di primo
livello), dove è prevista la costruzione di nuovi edifici.
fluttuazione sistematica della concentrazione del soil Radon, della per-
meabilità intrinseca e del valore di RP nel corso dell’anno, si propone
l’utilizzo di fattori di correzione stagionale da apportare al valore del
potenziale radon ottenuto nella stagione primaverile/autunnale e soprat-
tutto estiva. Lo spirito di quest’approccio è principalmente cautelativo
e mira principalmente ad evitare la sottostima del livello di pericolosità.
tecniche adatte all’abbattimento delle concentrazioni di questo gas
nelle sottofondazioni degli edifici. Tale approccio si è dimostrato van-
taggioso (n
re di soil Radon e della permeabilità intrinseca del suolo. La loro espe-
rienza nella classificazione del rischio radon è stata fondamentale per la
nostra proposta. La Fondazione Ca.Ri.Civ. (Cassa di Risparmio di Civi-

Angela Vita Petrullo and Valerio Tufoni enthusiastically and skilfully
helped in the monitoring of radon at Civitavecchia (Regione Lazio-
Italy) and are warmly thanked.
(progetti finanziati: 1929/5416 e 1929/5683). Angela Vita Petrullo e Va-
lerio Tufoni hanno partecipato con entusiasmo e competenza al monito-
raggio del radon nel territorio di Civitavecchia (Regione Lazio-Italia).